A MACUGNAGA, VERSO LA PUNTA BATTISTI
Eccoci di nuovo a Macugnaga. Già, spesse volte siamo capitati qua ed oggi di nuovo. La meta originale di questa escursione doveva essere il Passo Moro con la funivia, per poi effettuare la mitica Traversata dei Camosci. Ma il tempo non è stato clemente, per cui... Verso la Punta Cesare Battisti!
Così iniziamo prendendo le vecchie seggiovie Pecetto-Belvedere, per finire appesi su una parete di II° grado (ove sono usciti i miei limiti e dove si son messe in risalto le capacità di Stefano!). Come al solito, via alle foto con la descrizione!!!
Una volta arrivati al Belvedere ci si incammina sull'omonimo ghiacciaio. Rimango sempre a bocca asciutta davanti a questo spettacolo della natura!
L'Alpe Pedriola, dove qualche metro più avanti ci attenderà il rifugio Zamboni e Zappa. Questo è un bel posto, che ben si adatta anche a passeggiate con famiglie!
Uno sguardo verso la nostra meta: è ancora lontana, e la prima tappa si chiama Colle Bortolon.
Iniziamo a salire. Ecco il Colle Bortolon, da dove ci si attacca alla Punta Battisti.
Salendo si vede molto bene il Lago delle Locce. Purtroppo anche i perenni ghiacciai del Monte Rosa si stanno ritirando, avrà qualche colpa l'uomo?
Ecco la Punta Battisti, vista dal Colle Bortolon. Caspita Stefano ma... E' dritta!!!!
Dal Colle Bortolon si ammira l'Alpe Rosareccio, dove una volta ci arrivava la funivia, e il magnifico centro abitato di Macugnaga.
Ci proviamo? Ma si dai, vediamo dove arriviamo. Peccato che sul canalino di II° grado io ho rinunciato, probabilmente Stefano sarebbe arrivato in alto!
Stefano studia come arrivare in cima alla Battisti!
Ultima foto dedicata alla discesa, dall'Alpe Rosareccio!
Che dire: non abbiamo raggiungo la nostra meta, per me era troppo difficile. Ma riconoscere i propri limiti è importante! Ora ci aspetta la prossima, quale sarà la meta?
Aggiungo anche io un commento alla giornata(Stefano): vedere questa parete est del Monte Rosa è sempre uno spettacolo. Salendo abbiamo visto la cappelletta dedicata a Zapparoli , uno scalatore che negli anni 50 ha compiuto imprese incredibili su questa parete e che vi è anche scomparso. Pochi anni fa sono stati trovati dei resti umani e degli oggetti che paiono sicuramente riconducibili a lui.
La punta Battisti che abbiamo cercato di scalare è la prima punta dell'arco della parete e sebbene sia presentata come facile da alcune descrizioni richiede molta attenzione; non siamo arrivati in cima ma è stato comunque molto bello arrivare vicino alla cima e camminare e arrampicarsi fin dove possibile-
Alla fine abbiamo camminato circa sette ore e per il sottoscritto è un bell'allenamento, alla fine stanco e felice nonostante la pioggerellina che a volte ci ha accompagnato-
Grazie al compagno di spedizine, Emanuele, e pronti per la prossima a metà agosto- ciaooo.
Aggiungo anche io un commento alla giornata(Stefano): vedere questa parete est del Monte Rosa è sempre uno spettacolo. Salendo abbiamo visto la cappelletta dedicata a Zapparoli , uno scalatore che negli anni 50 ha compiuto imprese incredibili su questa parete e che vi è anche scomparso. Pochi anni fa sono stati trovati dei resti umani e degli oggetti che paiono sicuramente riconducibili a lui.
La punta Battisti che abbiamo cercato di scalare è la prima punta dell'arco della parete e sebbene sia presentata come facile da alcune descrizioni richiede molta attenzione; non siamo arrivati in cima ma è stato comunque molto bello arrivare vicino alla cima e camminare e arrampicarsi fin dove possibile-
Alla fine abbiamo camminato circa sette ore e per il sottoscritto è un bell'allenamento, alla fine stanco e felice nonostante la pioggerellina che a volte ci ha accompagnato-
Grazie al compagno di spedizine, Emanuele, e pronti per la prossima a metà agosto- ciaooo.